Libera Università di Bolzano
Bolzano
1998
con:
arch. G. Toffolon
arch. A. Cristofolini
Caratteri urbani
L'isolato che ospiterà la Libera Università di Bolzano ha un carattere composito, frutto della presenza di edifici diversi per tipologia e stile. Il contrasto più evidente è prodotto dai linguaggi architettonici che lungo il perimetro si confrontano senza integrarsi: le tradizionali facciate tripartite con basamenti, marcapiani, timpani e aggetti da un lato, il "modernismo" della casa INA, il curtain-wall della torretta su piazza Sernesi. Diversità di linguaggi che si ritrova anche nelle facciate degli isolati prospicienti, sintomo della transizione culturale che ha investito questa parte urbana nel corso della sua costituzione.
Tuttavia, il contrasto più profondo è dato dai diversi rapporti tra tipi edilizi e morfologia urbana: la cortina edilizia lungo via Cassa di risparmio e via Da Vinci costituisce un elemento compatto e ben articolato, mentre sul vertice opposto il blocco d'angolo della casa INA, che avrebbe dovuto essere il cardine di due nuove cortine, lungo via dell'Ospedale e via Sernesi, si trova oggi ad essere solo un frammento disperso.
Il grande edificio dell'ex-ospedale, d'impianto simmetrico e con collocazione interna al lotto, rivela apertamente l'intenzione iniziale di evitare sia l'affaccio su strada sia l'edificazione in continuità, com'è del resto normale per questo tipo edilizio. L'ospedale "prima classe", con caratteri semi-residenziali, parzialmente collegato all'ospedale e parzialmente arretrato dalla strada, riassume in sé il carattere ibrido dell'isolato.
Di fronte a questa complessa situazione, il progetto della nuova Università non può sottrarsi al difficile tentativo di integrare queste parti eterogenee. Né può rimanere indifferente alla testimonianza di decoro civile che questa città ha espresso almeno fino alla metà di questo secolo, puntualmente leggibile anche nell'immediato contesto.
Potenzialità edificatorie dell'isolato e strategie del progetto
Il programma edilizio della nuova Università è notevolmente esteso rispetto alle potenzialità dell'isolato, in particolare dovendo mantenere alcune preesistenze fortemente condizionanti. Si è cercato pertanto di sfruttare al meglio il complesso ex-opedaliero, in tutti i suoi livelli, e di compattare la nuova edificazione.
Dei tre lati dell’isolato disponibili, via dell’Ospedale & il meno utilizzabile a causa del diverso allineamento degli edifici esistenti.
Il lato su via Cassa di Risparmio consente invece la riedificazione della cortina edilizia esistente, con qualche attenzione nell'innesto con l'edificio "prima classe”, che per dimensioni e struttura architettonica impone la rinuncia a un corpo di fabbrica profondo.
Il lato su via Sernesi si presta ad una edificazione a cortina, per la quale l'edificio INA & chiaramente predisposto. Questa soluzione pone "in seconda fila" I'ex ospedale, ma questo sacrificio appare necessario in relazione al programma edilizio e alleviabile con qualche accorgimento progettuale.
L'affaccio su via Sernesi costituisce del resto il volto "pubblico” dell'Università e merita quindi una particolare attenzione. Per questo nel collocarvi la biblioteca, si & scelto di addensare il volume in una parte pili massiccia, verso piazza Sernesi, e di alleggerire il corpo di fabbrica di fronte all'ex ospedale con una struttura a ponte, maggiormente vetrata, in modo da realizzare un ampio sottopasso privo di strutture e rendere avvertibile dalla strada la presenza dell'ex-ospedale.
Particolare importanza & stata data alluso del suolo e degli spazi interni, non solo per riordinare alcuni "vuoti* oggi per lo pili informi e con quote di calpestio a livelli diversi, ma anche per:
- ottenere ambiti urbani definiti in grado di costituire "luoghi" dotati di una specifica identità;
- realizzare un sistema di collegamenti in grado di connettere tutti gli edifici e le funzioni del complesso universitario su un'unica quota;
- concentrare le parti d'uso comune e d'uso pubblico in modo da potenziare le occasioni di interscambio sociale tra studenti e cittadinanza.
In questo senso è motivata anche la scelta di collocare le zone di ristoro e soggiorno in una sorta di padiglione, permeabile ai flussi pedonali, nella fascia inedificata lungo via dell'Ospedale.
CARATTERI TIPOLOGICI E DISTRIBUTIVI
Il progetto organizza le diverse funzioni dell’Università attorno a due corti interne, direttamente accessibili dall'esterno, collegate tra loro da un'asse di distribuzione lungo il quale sono disposti i principali spazi comuni, i servizi tecnici e amministrativi.
Le due estremità dell'asse collegano inoltre i fronti opposti dell’isolato, da piazza Sernesi a via Cassa di Risparmio: in tal senso l'asse costituisce il prolungamento entro l'università delle gallerie pedonali che affluiscono sulla piazzetta.
La corte ad est & l'ingresso "ufficiale" all'università, dominato dall'austera facciata dell'ex- ospedale. Di qui si accede alla facoltà di economia, alla biblioteca, al centro linguistico e alle funzioni amministrative, raggiungibili anche dall'ingresso su piazza Sernesi.
La corte ad ovest & accessibile da via dell'Ospedale. Su essa si aprono allo stesso livello (quota 0 del progetto) gli ingressi di tutti gli edifici, ed & pertanto lo snodo di interscambio tra le diverse facoltà.
Al suo interno è ritagliato un ampio patio, su cui si affacciano alcuni laboratori, aule e la sala da pranzo della mensa. Oltre che da questi locali, il patio & inoltre accessibile dai percorsi comuni
Lungo lasse principale di collegamento, a piano terreno, si aprono l'aula magna e le altre aule maggiori. Esso da inoltre accesso alla corte ovest.
Diversi percorsi verticali portano ai tre livelli superiori e a livello inferiore, che consentono il collegamento ad ogni piano tra i diversi istituti, i servizi comuni e l’amministrazione.
Nelle zone di maggiore afflusso, come all'ingresso delle aule maggiori, il collegamento si sviluppa a doppia altezza, con possibilità di affaccio dal piano superiore.
L'Università dispone quindi di un doppio sistema di collegamenti: interni, in percorsi climatizzati, ed all'aperto, con la possibilità di optare indifferentemente per l’uno o per l'altro a seconda delle condizioni stagionali o delle necessita organizzative.
Si & cercato di assegnare ad ciascun Istituto un edificio intero, in modo da favorire l’identificazione tra le diverse discipline e la loro sede. Il sistema dei percorsi interni consente tuttavia una certa flessibilità nel definire i "confini® delle diverse attività, in modo da consentire al complesso di adeguarsi alle necessita del periodo di transizione ed ai futuri cambiamenti.
CARATTERI ARCHITETTONICI
L'architettura del progetto della nuova Università intende riannodare i frammenti linguistici presenti sull'isolato in un discorso urbanisticamente compiuto. Mira inoltre a conferire caratteri distintivi alle singole parti di un complesso edilizio che pure costituisce un continuum funzionale.
La composizione delle facciate € disciplinata da un modulo costante. Gli elementi variabili sono le dimensioni di lesene e marcapiani e - in funzione dell'esposizione e delle attività - la tipologia dei serramenti. Una parete a cortina con interassi ravvicinati fa da sfondo all'insieme e da elemento di connessione tra le parti.
ASPETTI TECNOLOGICI
Le costruzioni sono realizzate con tecniche tradizionali (C .A. e acciaio). Fin dove possibile, si e scelto uno schema strutturale a pareti perimetrali portanti, in modo da sgombrare i solai da pilastri intermedi. Negli spessori di solaio & generalmente previsto ['uso di controsoffitti per le necessita impiantistiche. Nei locali ad alta concentrazione di computer (CED) sono previsti pavimenti sopraelevati ispezionabili.
I materiali proposti per le parti esterne sono prevalentemente pietra e alluminio.