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l'Adige                                                               venerdì  9  maggio 1997

Canova, c’è il progettista 

Nasce il nuovo quartiere

Il Comune promuove l'architetto Mario Basso

 

Sarà l’architetto e ingegnere Mario Basso il consulente dell’amministrazione comunale per la costruzione del nuovo quartiere residenziale di Canova. Il suo nome è stato scelto, da un’apposita giuria, fra gli undici professionisti individuati dal Comune per mettere a punto uno schema preprogettuale di piano d’utilizzo dei 210.000 metri quadri di superficie con i quali si andrà a riequilibrare le funzioni ed i servizi di tutta la comunità di Gardolo, Canova e Roncafort.

Si tratta, senza voler caricare i toni, di uno dei più importanti e delicati interventi urbanistici, degli ultimi anni. Oltre alla residenza (circa 800 alloggi tra edilizia pubblica, agevolata e privata che coinvolgeranno 2000 persone circa) sui 20 ettari troveranno posto anche tre poli: culturale, scolastico e sportivo. Il tutto, intervallato da ampi spazi verdi a loro volta accompagnati da una pista ciclabile. L’architetto Mario Basso, quindi, entrerà a far parte del gruppo di lavoro comunale, coordinato dall’architetto Luisella Codolo, e chiamato a progettare il nuovo quartiere.

Del progetto presentato da Basso quello che ha maggiormente colpito la giuria è stata la capacità di far crescere un quartiere moderno senza perdere di vista il contesto urbanistico attuale. "Si tratta di un progetto - spiega l'architetto Codolo - segnato da presenze storiche come fossi, canali, strade di campagna. Inoltre, le

scelte prospettate da Basso sono percorribili sotto l'aspetto finanziario. Si tratta, insomma, di un intervento fattibile, flessibile e gestibile". Non sono progettate infatti grandi opere infrastrutturali. Non ci sono, insomma, fughe in avanti. Il lavoro dell'architetto Basso punta alla rimarginazione dell'abitato: "E questo è sicuramente uno degli elementi maggiormente qualificanti" sintetizza l'assessore competente Claudio Visintainer.

Ma vediamo come l'architetto Basso ha pensato di organizzare, in termini concreti, i 20 ettari a nord di Trento. Tutto prende le mosse dal centro culturale attestato lungo via Spoprassasso, sull'area dove oggi sorge il campo sportivo. L'architetto Mario Basso lo ha pensato come una sorta di porta di ingresso strettamente legata al nucleo storico di Gardolo.

Il baricentro dell'insediamento urbanistico è costituito dal centro scolastico e dalla piazza. Un elemento che viene a definire rapporti precisi tra la stazione della metropolitana e via Paludi. Sul versante opposto del quartiere, quindi a sud, troverà posto invece il polo sportivo.

Le tre polarità del progetto sono poi correlate da elementi quali il parco pubblico che viene a collegare il centro culturale alla piazza del centro scolastico; il corridoio verde che unisce la stazione della metropolitana a via Paludi e si incardina sulla struttura esistente ricercando un rapporto con il parco recentemente ultimato, la piazzetta di Canova con la sua Chiesa e le attrezzature ad essa annesse; il percorso ciclo-pedonale che affiancato alla linea ferroviaria supera la stazione della metropolitana per raggiungere il polo sportivo.

Un occhio di riguardo viene riservato anche alla viabilità. L’architetto Basso ipotizza la costruzione di un cavalcavia di raccordo tra via Bassa e via Caneppele per evitare il difficile attraversamento della zona commerciale a sud della circonvallazione. II progetto, poi, opta per il rafforzamento di via Paludi risolvendo, con una rotatoria, l'imbocco dallo svincolo di Gardolo, Ed eccoci ai parcheggi. Il progetto individua 6.462 metri quadri da destinare a posti auto sia pubblici (204) che privati (342). La tipologia degli edifici, poi, prevede sempre il posteggio coperto.

Un altro aspetto da non trascurare è quello relativo all'acqua. Si ipotizza la realizzazione di un canale che attraversa l'area urbanizzata per tutta la sua lunghezza e va a immettersi a sud nel Lavisotto. La zona di Trento Nord, da sempre, deve fare i conti anche con il vento. Il progetto, quindi, sceglie di orientare gli edifici secondo l'asse nord-sud per proteggere dal vento le aree più interne. in questo modo anche il parco risulterà protetto. Infine, il rumore. Non sono previste opere particolari. L'architetto Basso ha cercato di lavorare sulla disposizione degli elementi. Gli edifici residenziali, ad esempio, vengono sistemati a debita distanza dalle fonti di rumore costituendo un'utile barriera. Il centro scolastico, poi, sorge nell'area che coincide con la zona meno rumorosa.

Questa, in sintesi, l'idea progettuale elaborata dall'architetto Mario Basso. Un contenitore che adesso dovrà essere "umanizzato". E qui il Comune si siederà attorno ad un tavolo con la Circoscrizione di Gardolo e il Comitato di Canova. La posta in palio è alta.

di LUCA MALOSSINI

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