MATERIA n. 13 - 1993
TRENTO: RIVIVE NEL MUSEO DELL'ARIA DEDICATO A CAPRONI L'ATMOSFERA DI CONQUISTA DEI CIELI
Un inestimabile patrimonio di cimeli storici e tecnologici della famiglia Caproni e la disponibilità della provincia Autonoma di Trento (Gianni Caproni è nato nel trentino nel 1886) per finanziarne il recupero e l'organizzazione, sono all'origine del progetto che ha visto sorgere il museo dell'Aeronautica intitolato a Giovanni Caproni.
I lavori, iniziati nel 1989, hanno cosi visto concretizzarsi un complesso destinato ad ospitare, oltre ai gloriosi cimeli dell'attività della Caproni, la nuova aerostazione ed una struttura alberghiera, in un'area delimitata da elementi geografici e fisici molto evidenti e cioè ad est della linea ferroviaria del Brennero (lItalia- Austria-Germania) e ad ovest dell'alveo del fiume Adige. Il grande salone del Museo é aperto da un lato sull'aeroporto e dall'alto sulle montagne di Trento.
La parte attualmente realizzata non rappresenta un punto d'arrivo, ma una tappa intermedia nel percorso di sviluppo di questo museo. II progetto infatti é basato su un'attuazione pianificata in diverse fasi successive che prevedono l‘ampliamento, che porterà l'area espositiva a circa 4.000 mq, con l'inserimento di ulteriori aeroplani storici e la costruzione della biblioteca e della "mediateca" storica che, con il coordinamento dell'informatica, faranno del Museo Caproni una realtà unica in Italia.
Il grande salone espositivo, che ospita attualmente 17 velivoli, é l'elemento determinante del museo. Una leggera struttura in legno lamellare a "cassettoni", con campata libera di 32 metri, permette la sospensione al suo interno degli aeroplani.
Tutta l'area espositiva principale del Museo Caproni é stata pavimentata con Graniti Fiandre 30x30 Aghia naturale; materiale scelto per rispondere all'esigenza estetica di offrire una base naturale ad aerei e motori, ma soprattutto per rispondere all'usura cui sono sottoposti dato il notevole afflusso di visitatori.
Oltre agli spazi espositivi per gli oggetti di grandi dimensioni, sono compresi anche spazi riservati alle esposizioni speciali. Sono ideati per ospitare l'incomparabile collezione di dipinti, sculture e cimeli storici, collocati in bacheche di vetro, che raccontano la guerra di Libia, il volo atlantico di Lindberg, l'esibizione di D'Annunzio su Vienna, l'imbattuto record di velocità per aeroplani a elica (oltre 700 Km/h), la prima traversata delle Alpi e tante altre gloriose conquiste.
Sono state anche create due sale: una in cui è stato ricostruito lo studio dell'ingegner Caproni che contiene i mobili originali, l'altra in cui é fedelmente riprodotto l'ambiente di lavoro in cui venivano fabbricate le eliche in legno dei primi aeroplani Caproni.